La Felicità è il percorso, non la destinazione…
Anche questo ciclo è terminato: chiusura intensa e poetica! Ogni incontro è stato un’esperienza piacevole, ricca, intima e fresca. Mi
Certo, è il terzo remake del film È Nata Una Stella, diretto da Wellman nel 1937. Certo è una storia d’amore semplice, scontata e piena di stereotipi. Certo è un film hollywoodiano e furbo, destinato ai multisala…eppure mi ha emozionato e mi è piaciuto molto.
Non riesco a dire se il film è bello o brutto, sicuramente ha qualcosa da dire e riesce a dirlo nel modo più potente e autentico possibile. Un tema scontato, un regista esordiente, una attrice improvvisata… eppure il film ha avuto il potere di spiazzarmi e di farmi sentire allo stesso tempo un po’ in colpa per ammetterlo. Ma perché? Forse provo un certo senso di imbarazzo ad ammettere che la performance di Lady Gaga è stata convincente e che la regia di Cooper è molto buona?
Cooper racconta una storia molto potente e corale, basandosi su una regia che indaga e scruta la situazione, come un documentario. Mi ha colpito il risultato dell’uso della camera a spalla che porta dentro la storia d’amore, ma soprattutto dentro al palco dove il comparto sonoro la fa da padrone, tanto da far battere il cuore in gola: sembra di assistere davvero ai concerti, sembra di far parte di quel pubblico… questo aspetto musicale mi ha davvero toccato ed esaltato, coinvolto: la musica ed i testi sono di buon livello e potenti! Cooper sa anche cantare così come Lady Gaga sa anche recitare!
È pazzesco come tutto ciò accada in un film destinato al grande pubblico ed agli incassi, ma forse, in fondo, è questa la forza di un film universale, di un remake. A Star is Born è un film furbo, sa quali corde toccare pur perdendosi nella banalità: genera emozioni con la forza grazie a scene costruite ad hoc, ma che comunque riescono ad impressionare. Nonostante la prevedibilità della situazione, Cooper sa come impressionare e cosa fare per suscitare qualcosa in chi vede.
L’onestà che Cooper infonde fa di questo film la quintessenza del cinema americano: un film che non inventa nulla, ma che quando raggiunge i suoi apici è talmente efficace da entrare subito nell’immaginario collettivo della cultura popolare: il rock che diventa pop, appunto, ancora una volta sia nel film sia nella realtà.